423 Park Avenue. E’ iniziata la crisi dei grattacieli super-skinny?

Inondazioni, forti oscillazioni e ascensori che si bloccano a metà corsa affliggono i residenti di 432 Park Avenue. La torre Super-Tall di Rafael Viñoly deve affrontare significativi problemi di progettazione e altri grattacieli di lusso potrebbero condividere il suo destino.

432 Park Avenue è un grattacielo Super-Tall nel cuore di Manhattan con appartamenti dai prezzi stratosferici per le sue splendide viste su Central Park e sullo skyline di NYC. I ricchi del mondo, tra cui molte celebrità, spesero milioni di dollari per acquistare un appartamento nella nuova iconica struttura, snella e slanciata, (quando venne inaugurata era la torre residenziale più alta del mondo), malignamente associata dai critici a un dito medio posato sulla cosiddetta  “Billionaire’s Row”.

Sei anni dopo, alla luce di un’inchiesta pubblicata dal New York Times,  mai paragone fu più azzeccato: quello che doveva essere il miglior edificio di New York  pare si sia trasformato in un  grattacielo da incubo, nell’immaginario comune un”digitus impudicus” che sbeffeggia i suoi residenti multimilionari, che nelle dichiarazioni rilasciate al giornale statunitense confermano che i prezzi stellari dei loro appartamenti non garantiscono una vita senza problemi.

La denuncia del New York Times

La denuncia riguarda milioni di dollari di danni causati dall’acqua dovuti a problemi idraulici e meccanici; frequenti malfunzionamenti dell’ascensore e muri che scricchiolano come la cambusa di una nave. Tutto ciò può essere collegato al principale punto di forza dell’edificio: la sua immensa altezza e una dimensione in pianta estremamente ridotta per risparmiare suolo pubblico.

“Ero convinta che sarebbe stato il miglior edificio di New York”, ha detto Sarina Abramovich, uno dei primi residenti di 432 Park. “Lo stanno ancora vendendo come un dono di Dio al mondo, ma non lo è.”

Problemi simili a quelli di 432 Park Avenue si stanno verificando anche in altri grattacieli e emerge, tra gli addetti ai lavori, qualche perplessità riguardo alle tecniche di costruzione, evidentemente non adeguate alle nuove frontiere architettoniche e ingegneristiche.

il problema delle oscillazioni causate dal vento nelle torri super-skinny

Le oscillazioni causate dal vento, in realtà, ha da sempre interessato i grattacieli, tuttavia il problema è diventato di grande attualità negli ultimi anni. Il suolo pubblico disponibile per nuove costruzioni a Manhattan è sempre di meno, però la domanda di appartamenti con vista sulla città rimane molto alta.

skiline di Manhattan visto da Central Parck con le nuove torri super-skinny, ancora in costruzione.

Gli ingegneri si trovano così a dover progettare torri residenziali sempre più snelle, quindi più soggette alle oscillazioni.

In una giornata di vento leggero un grattacielo di media altezza può ondeggiare alla sua sommità di 3-4 centimetri, con un vento a 80 chilometri all’ora, molto comune a NYC, le oscillazioni triplicano. Un’oscillazione di pochi centimetri, piuttosto frequente ai piani alti di un grattacielo, normalmente non viene neanche percepita. Nelle torri extra-slim, invece, le oscillazioni sono molto più consistenti e possono causare senso di nausea o vertigini simili a quelle del mal di mare. Le vibrazioni non rappresentano un pericolo per la struttura, tuttavia, se mal calcolate in fase di progetto, creano ad esempio enormi problemi ai cavi degli ascensori (che si bloccano) e alle tubazioni ad alta pressione (che allagano gli appartamenti). Oltretutto, dato che questi edifici ospitano per lo più case di lusso destinate ad acquirenti molto ricchi, negli ultimi anni i progettisti si sono posti il problema di smorzare le oscillazioni. Evidentemente queste soluzioni, allo stato, non riescono a contrastare adeguate le deformazioni statiche di torri così alte e snelle, che fra qualche anno dovrebbero modificare lo skiline di Manhattan. (vedi foto)

metodi per smorzare le oscillazioni delle Super-tall

In passato il problema delle oscillazioni veniva affrontato installando pesanti contrappesi sulla sommità degli edifici, ma tale soluzione è inefficace e anacronistica per le altezze e le dimensioni delle nuove torri. Più recentemente quindi si sono diffusi  sistemi di contrappeso moderni costituiti da zavorre dinamiche che si spostano a seconda della direzione del vento per bilanciare la torre nel verso della sua posizione ottimale: se il vento soffia in una certa direzione, i pesi si spostano armoniosamente nella direzione opposta creando un contrappeso che diminuisce l’accelerazione e rende più dolce l’oscillazione dell’edificio.

Questi sistemi occupano molto spazio tra i solai che dividono i vari livelli, quindi un grattacielo per ospitare questa tecnologia necessita di soffitti di altezza doppia rispetto al normale, con un enorme dispendio di superficie commerciale. I grattacieli staticamente sono sicuri anche senza i sistemi di riduzione delle oscillazioni, ma installarli rende gli appartamenti più appetibili. Come afferma uno dei più influenti tra i costruttori statunitensi: “un sistema ammortizzante viene installato per far contenti gli acquirenti, cioè per le stesse ragioni per cui quando si progetta un grattacielo si inserisce una palestra o una spa”.

Evidentemente tali soluzioni, allo stato, non sono adeguate a garantire confort e stabilità alle super-skinny che, a nostro avviso, rappresentano la sfida costruttiva del terzo millennio.

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